Se hai recentemente venduto o affittato la tua casa sicuramente saprai quanto è importante la classificazione energetica degli immobili. Avere una casa con una buona classe energetica, infatti, è sinonimo di sostenibilità, maggiore efficienza dell’immobile e un valore sul mercato più alto.

È importante valutare una nuova possibile abitazione per la posizione, gli spazi, il design, ma esistono anche altri aspetti, di grande importanza, da tenere in considerazione, come la classificazione energetica.

Classificazione energetica degli immobili: di cosa si tratta?

Per determinare la classe energetica di un’abitazione occorre seguire le linee guida stabilite dal DM 26-06-2015 e calcolare un valore preciso: l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile, ovvero l’energia totale consumata dall’edificio climatizzato per ogni metro quadro di superficie ogni anno. Un altro fattore che incide è la zona climatica in cui è collocata l’abitazione.

Il documento, valido per dieci anni, che certifica la Classe Energetica è l’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica, che viene redatto da un certificatore energetico, solitamente un architetto o un altro tecnico specializzato, tenendo in considerazione i punteggi delle certificazioni effettuate e molteplici caratteristiche strutturali della casa come:

  • qualità dei materiali di costruzione utilizzati per realizzare l’edificio;
  • qualità degli infissi;
  • tipologia del sistema di illuminazione;
  • interventi recenti di ristrutturazione;
  • tipologia dell’impianto di riscaldamento.

È necessario redigere l’APE in caso di:

  • compravendita immobiliare;
  • affitto di un immobile;
  • vendita di nuove costruzioni;
  • ristrutturazione di almeno il 25% della superficie dell’immobile;
  • vendita di nuove costruzioni.

Per calcolare la classificazione energetica di un appartamento, con la redazione dell’APE, non esiste un costo fisso ma è consigliabile preventivare una spesa di circa 300 euro. Conoscere la classe energetica del proprio immobile è davvero fondamentale per avere consapevolezza della sua efficienza, del suo valore sul mercato e delle possibili riqualificazioni che è possibile effettuare per rendere l’abitazione più sostenibile evitando la dispersione di energia abbattendo i consumi, i costi e aiutando l’ambiente.

La classificazione energetica delle abitazioni: dalla G alla A4

Le abitazioni possono quindi essere classificate in 10 diverse classi energetiche: dalla G (per le case meno efficienti) alla A4 (per le case più efficienti). Ogni classe è definita all’interno di un intervallo specifico di consumo energetico identificato con l’indice di prestazione energetica globale (EPgl). L’EPgl è determinato dai Kwh al metro quadro per anno necessari per riscaldare l’ambiente d’inverno, raffrescarlo d’estate, produrre acqua calda, illuminare e ventilare gli ambienti. A questo proposito è fondamentale conoscere le fasce di ogni classe energetica:

  • Classe A4: minore o uguale a 0,40 EPgl
  • Classe A3: maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 EPgl
  • Classe A2: maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl
  • Classe A1: maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl
  • Classe B: maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 EPgl
  • Classe C: maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl
  • Classe D: maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl
  • Classe E: maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl
  • Classe F: maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl
  • Classe G: maggiore di 3,50 EPgl

Classe Energetica A4: come raggiungere la classe energetica più alta e performante

Un’abitazione, in alcuni casi, può raggiungere la certificazione energetica degli immobili più alta svolgendo alcuni interventi. Una casa, per essere o trasformarsi nella più ambita classe A4, deve possedere alcune specifiche caratteristiche:

  • Un ottimo isolamento termico;
  • Un impianto di riscaldamento termico a pavimento o una caldaia a condensazione insieme a un impianto a pannelli solari;
  • Essere antisismica;
  • Presenza di un impianto fotovoltaico e di un impianto solare termico;
  • Inserimento del cappotto termico;
  • Serramenti in grado di evitare la dispersione termica;
  • Elettrodomestici con classe energetica A;
  • Disposizione delle stanze all’interno della casa in modo che risultino soleggiate durante l’inverno e ombreggiate in estate.

Il livello più alto raggiunto, oltre la classe A4, in termini di classe energetica è stato ottenuto dalla casa passiva, un’abitazione che non necessita di fonti energetiche supplementari come termosifoni o caldaie, con un risparmio fino al 90%.

Come la classificazione energetica incide sul valore dell’immobile

Un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione riguardo la certificazione energetica di un’abitazione è la sua capacità di incidere sul valore dell’immobile stesso. Oggi infatti la classe energetica è uno degli elementi principali che determina il valore di una casa in fase di compravendita in quanto una classe energetica più alta garantisce la certezza di poter godere di impianti nuovi e di avere dei consumi minori, con una conseguente riduzione sostanziale delle spese e un maggior rispetto nei confronti dell’ambiente.

Le persone sono sempre più consapevoli di quest’aspetto e, infatti, secondo alcune recenti ricerche quasi l’80% di chi compra casa e l’87% dei venditori considera la classe energetica fondamentale ai fini della compravendita. Questo perché è sempre più forte la consapevolezza riguardo il fatto che un immobile con classe energetica elevata è in grado di conservare un maggior valore economico nel tempo, anche nell’ottica di un investimento considerando una rivendita futura.

Classe energetica del proprio immobile: è possibile migliorarla?

A seguito dell’ottenimento dell’APE, in base alla classe di appartenenza dell’immobile, è possibile valutare se è necessario procedere con degli interventi di efficienza energetica. Qualora la tua casa dovesse appartenere alle classi energetiche D, E, F, G potrebbe, infatti, essere opportuno effettuare alcuni investimenti di riqualificazione energetica in quanto l’abitazione è ad altissimo consumo energetico. È possibile, ad esempio, installare l’impianto domotico e fotovoltaico, posare il cappotto termico o sostituire i serramenti.

Anche se la spesa preventivata per svolgere gli interventi può risultare inizialmente ingente, ma spesso detraibile con diversi bonus, è importante considerarla come un investimento che ripagherà con minori spese negli anni successivi. Infatti, soprattutto a seguito del lockdown, le persone sono sempre più orientate ad acquistare abitazioni con classe energetiche alte ma, attualmente, secondo i dati di Immobiliare.it Insight, il 76% degli immobili sul mercato sono a bassa efficienza energetica (Classe E o inferiore), il 13% appartiene alla categoria media (Classi comprese tra la B e la D) e solo l’11% risultano ad alta efficienza energetica (classe energetica A).

Considerando quindi l’attuale mercato immobiliare italiano in cui la richiesta di case ad alta efficienza energetica non corrisponde all’offerta, per differenziarsi e offrire una casa in linea con le esigenze degli acquirenti è opportuno rendere la propria abitazione maggiormente efficiente dal punto di vista energetico.